Sono tanti gli italiani che negli ultimi anni hanno deciso di vendere i propri gioielli; vediamo dove vendere l’ oro e l’argento usato, per i motivi più svariati, ma soprattutto per ottenere del denaro liquido contante subito disponibile da spendere, dal momento che la crisi che sta attanagliando il Paese da ormai un lungo periodo ha indebolito il potere d’acquisto, rendendo anche le banche meno propense a cedere piccoli prestiti, che comunque devono essere restituiti con l’aggravio degli interessi.
Allora chi ha necessità di vende l’oro può farlo presso i negozi Compro Oro presenti ormai in tutte le regioni e in tutte le città, con una concentrazione più elevata in Campania e nel Lazio, soprattutto grazie a due delle più grandi città del nostro Paese come Roma e Napoli, ma non solo, perché ha un ruolo importante anche il tessuto sociale particolarmente variegato di queste due grandi città, dove la crisi economica si è fatta sentire forte con tutti i suoi effetti costringendo quindi tante persone a vendere i preziosi ai banco metalli per tirare a campare.
Ormai gli italiani si sono anche abituati all’idea di questo genere di attività dopo un primo periodo di forte diffidenza dovuto all’idea che si trattasse principalmente di negozi a servizio della malavita organizzata per riciclare le refurtive in maniera pulita e senza destare sospetti; la maggior parte di questi negozi sono oggi appartenenti a catene in franchising con decine di punti vendita in tutto il Paese, che vengono periodicamente messi sotto controllo dalle autorità competenti per verificarne la condotta e che possono quindi essere un punto di riferimento sicuro per chi decide di fare la scelta di vendere il suo oro o il suo argento per monetizzare.
Per una maggiore sicurezza bisogna comunque fare attenzione a piccoli ma importanti dettagli che permettono di valutare autonomamente la professionalità e la condotta di queste attività di compro argento, che spesso si dedicando anche all’attività di compro/vendo monete antiche o da collezione, purché si tratti di pezzi liberi da qualsiasi vincolo storico o artistico e che quindi possono essere commercializzati legalmente.
Prima di tutto bisogna controllare dall’esterno l’attività, perché i negozi che coprono le vetrine con un numero eccessivo di adesivi o di vetrofanie non sono quelli più indicati in cui andare a vendere il proprio oro, perché potrebbe trattarsi di una mossa astuta per nascondere quello che viene svolto all’interno, mentre le attività serie lavorano completamente alla luce del sole e non hanno bisogno di nascondere niente alla loro clientela.
Sempre per un discorso di totale trasparenza verso chi si affida a queste attività per vendere i propri gioielli, la pesata va fatta davanti al cliente sul bancone e non in un locale in disparte o di spalle, perché chi vende deve sapere con precisione quanto oro sta cedendo in modo tale che non venga poi truffato con la conseguente valutazione, che come tutti sanno per quanto riguarda l’oro e l’argento viene fatta al grammo.
Inoltre in negozio dovrebbe essere sempre esposta la quotazione corrente dell’oro, aggiornata almeno ogni sei ore sulla base dei movimenti di mercato, che come si sa è decisamente volatile e può modificare anche sensibilmente la quotazione dei listini in poco tempo.
Conoscere con esattezza la quotazione dell’oro è quindi molto importante e per questo motivo le agenzie più serie presentano sul proprio sito internet la quotazione aggiornata in tempo reale, che poi va sempre a corrispondere con quella presente nel negozio.
Alcuni siti danno anche in mano all’utente uno strumento particolarmente utile, il blocco prezzo online, che permette di gestire autonomamente il momento in cui vendere il proprio oro e il proprio argento a seconda delle condizioni di mercato, scegliendo la quotazione più vantaggiosa; il prezzo rimane bloccato solitamente per quarantotto ore, entro le quali se ci si reca nell’attività corrispondente con in mano la ricevuta che attesti il blocco della tariffa, la vendita avverrà a quella quotazione e non a quella corrente.
Non è tuttavia un’azione vincolante, che obbliga a vendere il proprio oro a quel prezzo, perché se nell’arco del periodo indicato la quotazione dell’oro sale e quindi diventa più favorevole, si può sbloccare quella precedente per bloccare quella più elevata.
Non tutti hanno però la possibilità di attendere la quotazione migliore, soprattutto nel caso in cui la vendita dell’oro viene fatta per necessità di monetizzazione imminente.