La compravendita di metalli preziosi è una attività affascinante e redditizia, che accompagna l’uomo fin dagli albori.
L’oro in particolare, al quale negli anni si sono uniti argento e platino, è un materiale cui sono riconosciute diverse virtù e che nel corso degli anni è stato via via utilizzato come mezzo di pagamento, come materiale per la forgiatura di monete e come elemento lavorabile, come riserva di valore e fonte di investimento.
Mai, dalla sua scoperta ad oggi, si è assistito ad un calo di interesse nei confronti dei metalli nobili e anzi, la loro fortuna dipende in parte anche dal fatto che essi assumono nell’economia internazionale un ruolo diverso a seconda del momento storico-economico.
Nelle fasi di stasi economica, quando non addirittura di crisi, sono in molti a rivolgersi al biondo metallo per mettere al riparo i propri possedimenti, mentre nei momenti più floridi sboccia il mercato degli oggetti lavorati.
Ad aver saputo cogliere le mille opportunità di questo filone non sono in molti.
Tra essi sono sicuramente annoverabili i compro oro, esercenti che si occupano della compravendita di oro lavorato (comunemente definito “oro usato”) e che hanno saputo rinnovare negli anni la loro immagine e adattarsi ai mutamenti della loro tradizionale clientela.
Sopravvissuti ad un periodo per loro poco luminoso, durante il quale venivano erroneamente associati alla commercializzazione di beni di dubbia provenienza o tacciati quali profittatori, i moderni rappresentanti della categoria sono ben più vicini a degli esperti in pietre e metalli preziosi che a dei bagarini che lavorano sotto banco.
Ciò che li distingue da gioiellieri e orologiai è la tipologia di merce compravenduta.
Essi infatti si occupano principalmente dell’acquisto di metalli lavorati da privati, dietro pagamento di un prezzo calcolato in base alla corrente quotazione sui mercati.
I beni sono valutati, pesati e acquistati seguendo una procedura stabilita per legge, che impone un serio controllo circa l’identità del cedente, nonché un dettagliato inventario delle merci.
La successiva destinazione degli oggetti dipende dalle autorizzazioni di cui il commerciante dispone.
In genere i monili, le monete e le medaglie, vengono sottoposti ad un processo di ricondizionamento specifico, grazie alla collaborazione con officine orafe o alla presenza di laboratori annessi.
Su ogni elemento vengono svolte attività che mirano a riportare i beni al loro originario splendore: si rimedia ad eventuali rotture o danneggiamenti, si procede a lucidatura e si eliminano i segni del tempo, nonché eventuali tracce dei precedenti proprietari (quali possono essere segni d’uso e iscrizioni).
Al termine del processo i gioielli sono esattamente pari al nuovo e conservano intatto il loro valore intrinseco che dipende dalla percentuale di oro in essi contenuta.
Essi vengono poi rimessi in vendita a prezzi che sono per i clienti molto vantaggiosi, specie considerando che la varietà e la qualità, trovano in questi negozi un connubio difficile da rinvenire altrove.
Lo straordinario campionario è frutto stesso dell’attività quotidiana di acquisto da privati, che viene svolta con competenza e professionalità.
Non mancano poi gli esercenti che possono operare anche come banco metalli e che raccolgono beni preziosi anche sotto forma di rottami, a scopo fusione e lingottatura.
In questo casi il servizio è svolto per lo più a vantaggio di commercianti, ma anche i singoli possessori di buone quantità d’oro possono vederle tramutarsi in lingotti o monete da investimento.
Si tratta a ben vedere di una attività comunque redditizia, in grado di sfruttare il fatto che tutti hanno almeno un monile d’oro e che frequentemente si desidera sbarazzarsene per rinnovare il proprio portagioie o per altri motivi personali.
La richiesta di oro costante e la presenza di grandi gruppi nazionali e internazionali, ha reso l’accesso a questa professione, particolarmente proficuo e facile.
Ad oggi sono molte le catene in franchising che, con un investimento molto limitato, permettono agli interessati di inserirsi sfruttando la solidità di brand già noti e tutti i servizi, anche online, che fanno di questo un business moderno e allettante.
La formazione dei nuovi professionisti è curata dalle case madri in modo meticoloso e consente di affacciarsi a questo mondo con competenza e consapevolezza e quindi di cogliere al volo quella che per molti potrebbe essere una vera opportunità di lavoro.
Il solo impegno richiesto riguarda in genere il reperimento e l’allestimento del locale.
Non mancano aziende che assistono i propri affiliati anche in questo passaggio, provvedendo ai lavori preparatori dietro pagamento di cifre agevolate. In media, per iniziare, è sufficiente un budget di 5.000 Euro.
Allestito il negozio, ottenute le necessarie autorizzazioni, l’attività è pronta a partire e promette dal primo mese ottimi introiti, dato che è in genere assicurato il riacquisto di tutto l’oro recuperato dai privati.
La formula del franchising mette a disposizione dell’affiliato una campagna pubblicitaria organizzata e gestita a livello centrale, la predisposizione di siti internet dedicati che oggi, al crescere della concorrenza, diventano fondamentali.
Attraverso il web si possono offrire ai clienti servizi innovativi e convenienti quali il blocco del prezzo online, senza che ciò limiti in alcun modo l’attività quotidiana di negozio.
La legge italiana non consente infatti che la transazione si svolga per via telematica, restando necessaria la verifica fisica dell’identità cedente, a tutela di entrambe le parti coinvolte e in ossequio a quei principi di trasparenza e onestà che sono oggi la parola d’ordine del settore.