Una volta che abbiamo deciso di vendere il nostro oro, per i motivi più disparati, bisogna cercare di fare una stima del metallo prezioso in nostro possesso, in modo da avere una idea più esaustiva sulla convenienza della nostra decisione e arrivare alla massima valutazione dell’oro.
Una operazione non proprio facilissima, in quanto bisogna cercare di capire se tutto quello che possediamo sia realmente oro, oppure si tratti soltanto di una contraffazione.
Per dare vita a questa operazione, ci possono soccorrere alcuni metodi empirici, ma a volte affidabili e altri che non lo sono affatto.
Tra i secondi non può naturalmente mancare il controllo visivo della eventuale punzonatura, cioè di quel marchio il quale viene apposto dal produttore dell’oggetto prezioso preso in esame, che di solito riporta la sigla espressa in centesimi della quantità di metallo puro presente e il logo dell’azienda.
Un esame che si può fare con una lente di ingrandimento e che consente di controllare subito la presenza del punzone, ad indicare la caratura (da 10k a 24 k), senza il quale è molto probabile che l’oggetto da noi ritenuto prezioso e in nostro possesso sia falso.
Tra i metodi empirici va segnalato in particolare quello che comporta l’uso di una calamita e che parte dalla constatazione in base alla quale l’oro è un metallo che non reagisce ad eventuali campi magnetici.
Va però specificato che l’eventuale assenza di reazioni, non prova affatto che si sia in presenza di oro, ma solo che non è da escludere l’eventualità, in quanto potrebbe trattarsi di altro metallo diamagnetico usato per falsificare il metallo prezioso.
Qualcuno prova anche ad usare la prova del morso, essendo l’oro un metallo molto morbido, dopo questa operazione dovrebbero intravedersi delle tacche, più sono profonde, maggiore è la purezza del metallo.
Questo metodo è altamente sconsigliato in quanto danneggia l’oro e i denti, inoltre anche altri metalli sono altamente malleabili, di conseguenza la morbidezza del metallo non ne indica il materiale utilizzato.
Altro metodo usato, è quello del piatto di ceramica, non smaltata, cercando di non farlo con oggetti preziosi o lavorati, in quanto c’è sempre il pericolo di rovinarli.
Può andare bene anche una piastrella oppure un pezzo acquistato in un negozio di bricolage.
La prova avviene strofinando l’oggetto da valutare sulla superficie in ceramica: qualora esso lasci una striscia nera, siamo in presenza di un falso, se invece il segno lasciato è dorato, l’oggetto è in oro vero.
Molto più attendibile in tal senso, però, è la prova dell’acido nitrico, la quale consiste nel mettere l’oggetto da valutare in un piccolo contenitore in acciaio inossidabile, lasciandovi cadere una goccia di sostanza.
Qualora il metallo diventi verde, l’oggetto è palesemente contraffatto oppure solo ricoperto d’oro, mentre se diventa color latte vuol dire che è composto di argento sterlina e appena ricoperto d’oro.
Solo se non si ha alcuna reazione, la probabilità di essere di fronte ad un oggetto autentico è molto alta.
Una volta che avremo stabilito con un margine di errore non rilevante che i nostri oggetti sono realmente d’oro, possiamo procedere alla loro pesatura, in modo da poterci fare una idea del controvalore.
Naturalmente, per poter effettuare l’operazione, serve una bilancia, possibilmente elettronica, che segnali anche i decimali, tenete conto che le bilance che abbiamo a casa non sono troppo precise quindi spesso il prezzo reale sarà di qualche millesimo inferiore o superiore.
Va però ricordato che una volta pesati gli oggetti preziosi che si vogliono vendere, bisogna anche sottrarre dal totale il peso di eventuali pietre incastonate, queste pesano almeno 0,02 grammi l’una.
Per completare l’operazione, bisogna infine calcolare la caratura dell’oro e la sua finezza, infatti la quotazione dell’oro generalmente è basata sull’oro 24 kt mentre i gioielli sono forgiati con oro 18 k.
A questo punto, siamo pronti per dare vita alla vera e propria operazione di vendita, che può essere effettuata con l’ausilio del web, dando vita alla quotazione dell’oro in tempo reale, una procedura che caratterizza i rivenditori più affidabili.
Questa procedura consiste nel bloccare la quotazione per le successive 24/48 ore lavorative, in questo modo quando ci recheremo nel negozio compro oro a vendere i nostri gioielli, se la quotazione in questo lasso di tempo è scesa, possiamo mostrare l’importo precedentemente bloccato sul web per concludere l’operazione.
Inoltre va ricordato, che in base alle normative in uso nel nostro paese, la cessione di oggetti preziosi deve essere obbligatoriamente corredata dall’identificazione di chi cede gli stessi, una procedura pensata contro il fenomeno di riciclaggio, diffidate di chi non registra l’operazione di compravendita sugli appositi registri.
Scegliete di vendere il vostro oro usato agli operatori affidabili del settore.