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Incastonatura gioielli

Incastonatura gioielli

Quella dell’incastonatura gioielli è l’operazione che permette il montaggio delle pietre sul gioiello, viene eseguita da un artigiano specializzato, chiamato “incastonatore”.

L’operazione è molto delicata e richiede parecchia esperienza , per garantire un saldo “ancoraggio” della pietra, inoltre dove mettere in risalto la sua luminosità, in caso di pietre trasparenti, come i diamanti o gli smeraldi, oppure deve creare un effetto armonico per valorizzare il gioiello di base tramite le pietre dure (per intenderci quelle compatte, che non vengono trapassate dalla luce).

Gli oggetti da incassare vengono  fissati su  un sostegno di legno o metallo, chiamato fuso, sul quale viene applicato uno strato di mastice (tipo di pece) che funge da collante.

Esistono vari tipi di incastonatura, in base alla linea del gioiello ed alla natura ed alle dimensioni della pietra.

Le tecniche di incastonatura più diffuse sono:

 

INCASTONATURA ALL’INGLESE O A BATTUTO

L’incastonatore prepara, la cavità sul gioiello (il castone) dove verrà alloggiata la pietra, questa operazione viene fatta tramite assottigliamento e svasamento.

Una volta inserita la pietra nel castone, si procede con un punzone o manipolo, per ripiegare un sottile bordo di metallo intorno alla pietra, per immobilizzarla.

L’ incastonatura a battuto, è molto delicata da fare e prima di “battere” il metallo sulla pietra bisognerebbe assicurarsi che la pietra sia in buone condizioni, per evitare che si spacchi durante la battitura, inserirla bene nel castone, bloccarla accuratamente e in seguito rifinire tutto tramite limatura e lucidatura.

 

INCASTONATURA SU GRIFFES

Con l’uso del bulino l’incastonatore blocca la pietra ripiegando ad artiglio le punte sulla gemma.

Per incastonare le pietre su un gioiello e creare un ulteriore motivo decorativo, viene utilizzata una “gabbia” chiamata griffes, costruita con un filo tondo di metallo, si formano due anelli sovrapposti uno grande ed uno piccolo, sul primo appoggia la parte della pietra che si trova sotto la cintura (punto di contatto tra la parte superiore e la parte inferiore della pietra) e per tenere distanti i due anelli si saldano dei fili dello stesso metallo, posizionati verticalmente, la fine del filo formerà una punta che verrà schiacciata sulla pietra per bloccarla.

Normalmente si usano 4 punte, mentre per le pietre più piccole ne verranno utilizzate 3 e per quelle più grandi 6 o 8 punte.

Negli anelli con un’unica pietra centrale, soprattutto se è di una certa dimensione, vengono utilizzate le cosiddette “doppie punte”, simili a una “V”.

Questo particolare tipo di griffe viene adoperato per ragioni estetiche perché oltre a dare leggerezza all’oggetto, mette in risalto la bellezza nuda delle pietre preziose, facendone risaltare la brillantezza.

A volte per le pietre piccole vengono realizzati dei fili piatti che posizionati attorno alla pietra, creano un effetto ottico che le fa sembrare più grandi. Spesso per i diamanti vengono utilizzate le griffes di platino.

 

INCASTONATURA A PAVE’

Questa tecnica viene utilizzata per ricoprire interamente una superficie di metallo con delle pietre di piccole dimensioni, ottenendo un tappeto uniforme di gemme.

Questa operazione viene eseguita con il bulino (piccolo scalpello con punta d’acciaio) che trasforma il metallo di base, sul quale andranno posizionate le gemme,  in minuscoli pallini (granette) che serviranno come alloggiamento per le pietre.

La tecnica del pavè può essere realizzata in modalità differenti:

  • Dritto: tutte le pietre vengono posizionate verticalmente ed orizzontalmente una accanto all’altra, formando delle linee dritte.
  • Alternato: le pietre delle varie file vengono incastrate una ad una in mezzo alle pietre della fila superiore o inferiore.
  • Pasticcio: le pietre vengono posizionate in maniera sparsa, senza seguire delle linee, creando un forte impatto visivo.
  • Spinto: il metallo viene spinto sulle pietre.
  • Tagliato: Il metallo viene diviso in due con un bulino e all’interno vengono inserite una serie di pietre.

 

PULITURA

E’ l’operazione finale, si esegue a prescindere dal tipo d’incastonatura effettuata.

Si esegue sull’oggetto per conferirgli al sua particolare brillantezza.

Questo trattamento è molto delicato, esistono dei laboratori specializzati per farlo.

Il gioiello viene trattato con delle spazzole imbevute di paste abrasive.

Vengono impiegate a rotazione tre differenti paste fino ad ottenere una superficie splendente.

Dopo la spazzolatura gli oggetti vengono sgrassati in un bagno di acqua, sapone e soda oppure tramite ultrasuoni.

Quest’ultima tecnica non può essere utilizzata per le pietre più delicate, come ad esempio smeraldi o perle, successivamente vengono asciugati mediante segatura di legno riscaldata.