Dici vendo oro e pensi ad un guadagno facile, veloce e conveniente.
Questo ci promettono le pubblicità e i banner presenti sul web, ma è vero?
Chi sono davvero i compro oro, cosa fanno e come sappiamo se possiamo fidarci di loro?
Questo tipo di negozi, dedicati al commercio di oro e argento usati, non è una novità assoluta: dopo un periodo di oblio durante il quale sembravano essere scomparsi dal nostro Paese, sono tornati in una veste completamente rinnovata.
Dal 2011 ad oggi il numero di punti fisici è aumentato incredibilmente, così come è cresciuto anche sopra le aspettative il numero di coloro che si affidano a questi esercenti e decidono di guadagnare in modo semplice, senza sotterfugi, semplicemente dando nuova vita ad oggetto ormai inutilizzati.
Si calcola che nel biennio 2012-2013 il numero di clienti dei compro oro si sia moltiplicato, passando da un risibile 8 %, ad un più che soddisfacente 30%.
Tra essi non ci sono soltanto persone strette nella morsa della crisi che cercano di recuperare una facile liquidità, ma anche e soprattutto individui che hanno colto al balzo una grande opportunità ed hanno deciso di sfruttare le quotazioni in continuo rialzo registrate dall’oro sui mercati, per guadagnare, comprarsi l’ultimo modello di tablet o concedersi un qualsiasi altro sfizio senza gravare sul budget familiare.
A fare la fortuna dei compro oro sono due fattori.
Da un lato la continua crescita di valore del metallo è sicuramente un traino importante.
Anche se sui mercati viene scambiato l’oro puro 24 Kt, mentre quello tipicamente utilizzato in oreficeria è di carature inferiori, la quotazione dell’oncia d’oro viene comunque utilizzata come punto di riferimento anche per il settore dell’oro usato (o meglio sarebbe dire lavorato, dato che le caratteristiche del metallo restano intatte), seppure adattato alle carature inferiori e modificato da uno spread stabilito dal singolo esercente, che può variare anche del 20% tra un marchio e l’altro.
Il secondo fattore è dato invece dalle caratteristiche dei moderni esercenti.
Si tratta di veri professionisti del settore dei preziosi che non solo conoscono molto bene i gioielli e i metalli preziosi, ma che grazie ad un percorso formativo patrocinato dai grandi marchi oggi sul mercato, possono offrire servizi davvero validi ai propri clienti.
L’aspetto rinnovato e l’indubbia “crescita di livello”, si devono anche all’ingresso nel settore di importanti marchi nazionali i quali, con esperienza comprovata e dimensioni societarie notevoli, sono in grado di offrire non solo condizioni di vendita davvero interessanti, ma anche e soprattutto diverse opportunità per trarre dalla vendita del proprio oro, il massimo.
Certo, la principale attività di questi negozi consiste, come tutti sanno, nella compravendita di monili e oggetti forgiati in metallo prezioso.
Coloro i quali hanno anche l’autorizzazione all’attività di banco metalli possono acquistare da privati e commercianti, non solo oggetti finiti e passibili di una nuova re-immissione sul marcato, ma anche i cosiddetti rottami d’oro, ovvero quei pezzi che, non essendo in alcun modo destinabili al consumatore finale, vengono inviati a fusione.
La maggior parte dei monili e dei gioielli che sono venduti dai privati non subiscono la stessa sorte, non finiscono cioè nell’apposito forno per essere fusi.
Tra le attività più interessanti oggi portare avanti nel settore dei metalli nobili usati, vi è infatti il ricondizionamento dei monili.
Accade cioè che i gioielli, gli orologi e le monete in oro che vengono reperite dai privati, siano rimesse sul mercato, dopo un processo di recupero che li riporta al loro originario splendore, eliminando tracce del tempo e dei precedenti proprietari.
I preziosi rinnovati vengono poi rimessi in vendita a prezzi scontatissimi, che arrivano all’80% rispetto a quelli esposti nelle tradizionali gioiellerie, anche per pezzi provenienti da note maison.
Non stupisce quindi che molti nostri connazionali si affidino a questo settore, né che i negozi e punti vendita compaiano qua e là continuamente, arrivando a coprire tutto il territorio nazionale, con una più alta concentrazione nelle grandi città, come Roma o Milano, dove la vivacità del passaggio di merci e persone, rende molto proficuo il mercato.
Le buone opportunità di guadagno offerte ai propri clienti da i grandi marchi del settore, come Oro Elite, non devono affatto stupire o insospettire.
Aprire un punto vendita fisico affiliato ad un brand nazionale o internazionale è oggi molto semplice e non sono richiesti grandi investimenti iniziali.
Chi è interessato necessita di un capitale iniziale di circa 2.500 Euro ed è pronto a partire, con la certezza non solo di poter avviare una attività redditizia e con pochi rischi, ma di poterlo fare in modo molto concorrenziale.
Le case madri assicurano ai propri affiliati il riacquisto di tutto l’oro e l’argento acquistato, abbassando incredibilmente il rischio di impresa.
L’affiancamento del titolare del negozio poi è completo e comprende, oltre ad una formazione accurata, la gestione centralizzata, a spese del brand, delle campagne pubblicitarie e del sito internet, oggi elemento fondamentale anche in questo settore.
Sebbene la legge imponga di effettuare di persona la transazione avente ad oggetto l’oro, la vera concorrenza si gioca oggi sui servizi accessori e propedeutici, forniti tramite il web, come il blocco del prezzo online e la possibilità di incrementare il guadagno al grammo, con una condivisione sui principali social network.