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Come scegliere le gemme

Come scegliere le gemme

Le  gemme possono essere di vari colori, sovente le pietre della stessa specie mineralogica possono avere colori completamente differenti tra loro.

Per esempio quando si parla di zaffiro, si tende ad immaginare una gemma blu, niente di più sbagliato, esistono in natura molte varietà di zaffiri, trattandosi di un derivato del corindone, un minerale allocromatico.

Il rubino, l’ametista e il topazio sono solo alcuni esempi di zaffiri, tutte queste gemme hanno la stessa composizione chimica, ma contengono alcuni elementi  che ne determinano il colore.

Quando si vuole acquistare una pietra, è opportuno conoscerla bene, non basta basarsi solo sul colore, se così fosse sarebbe troppo facile confondere le molteplici sfumature delle gemme,  l’acquamarina e il topazio, possono avere lo stesso colore, ma il loro valore è nettamente differente, se non si vuole incappare in truffe bisogna essere preparati.

La luminosità delle gemme viene influenzata da diversi fattori, alcuni di questi sono:

  • Rifrazione:  è il grado di rallentamento che subisce la luce nell’attraversare una sostanza, la differenza di velocità della luce nell’aria e nel minerale e il relativo cambio direzionale, indicano l’indice di rifrazione, per misurarlo si utilizza uno strumento chiamato rifrattometro.
  • Riflessione: viene chiamata così la luce riflessa dal minerale quando viene colpito da un raggio luminoso.
  • Diffrazione:  è il fenomeno che avviene quando la luce che attraversa il minerale, incontra delle occlusioni, i “difetti” deviano il fascio di luce facendogli perdere intensità.

Nella scelta della gemma, sarebbe opportuno controllare il colore e la luminosità sotto differenti sorgenti luminose, infatti alcuni minerali possono cambiare non solo la luminosità in base alla luce artificiale o solare ma possono subire anche variazioni di colore, un esempio di questo fenomeno possiamo notarlo nell’alessandrite, questo minerale assume tonalità dal verde al rosso in base al tipo di luce a cui viene esposto, questo fenomeno viene definito cangianza.

La scelta della pietra oltre ai fattori puramente estetici citati sopra, deve basarsi soprattutto sui criteri che la rendono preziosa.

E’ fondamentale osservarne la limpidezza, infatti più una gemma è “pura” ossia senza inclusioni interne più aumenta il suo valore.

Questo perché formandosi all’interno della terra è molto raro trovare pietre davvero limpide, a volte lo sembrano ma se si controllano al microscopio troveremo una serie di caratteristiche che la renderà davvero unica, con una ricca storia personale che parla cella sua evoluzione fino a quando è stata trovata e modellata per far risaltare tutto il suo splendore.

Anche se alcune di queste inclusioni hanno il merito di dare una luce particolare al minerale, generalmente in commercio le pietre più ricercate e definite pregiate, sono quelle con meno inclusioni possibili, almeno non visibili a occhio nudo, ovviamente dipende sempre della gemma di cui si sta parlando, se si tratta di un diamante, più è limpido più sarà pregiato, ma se si tratta di pietre colorate, sovente acquistano pregio anche grazie alle inclusioni che le trasformano in pezzi unici, amati soprattutto dai collezionisti di minerali e gemme.

I “difetti” ricercati 

Quando si tratta di gemme particolari, come l’ambra le inclusioni sono d’obbligo e la gemma diventa davvero interessante.

L’ambra è una resina fossilizzata, secreta dalle conifere per difendersi dagli attacchi degli insetti che spesso rimangono rinchiusi al suo interno, è possibile che la resina inglobi anche pezzi di foglie o di legno, proprio queste inclusioni rendono il minerale unico nel suo genere, soprattutto quando al suo interno sono fossilizzati insetti del periodo carbonifico.

Nello smeraldo le inclusioni possono essere numerose, se queste sono di dimensioni ridotte, e non influiscono sulla luminosità della pietra, questa acquista maggior pregio.

I rubini del Vietnam, sono considerati i più belli in assoluto, proprio grazie alle inclusioni che contengono che gli danno delle sfumature dal marrone al viola, sono molto particolari.

In generale quando si tratta di pietre naturali la particolarità è proprio quella che in natura non esisterà mai un pezzo uguale all’altro, al contrario di quelle prodotte in laboratorio che ad un occhio inesperto possono sembrare più belle ma sicuramente hanno un valore inferiore.