I diamanti sono una forma allotropica del carbonio, nascono a circa 200 Km di profondità dalla crosta terrestre, la combinazione tra la forte pressione e le temperature elevate permette la formazione dei diamanti.
Il periodo di trasformazione dei diamanti naturali dura milioni di anni, successivamente vengono portati in superficie tramite le esplosioni vulcaniche, infatti all’interno del magma solidificato possiamo trovare la pietra grezza.
In commercio si possono acquistare diamanti non certificati a basso prezzo, questo può indicare due cose, o i diamanti sono sintetici oppure si tratta di diamanti naturali che hanno subito trattamenti per eliminare alcune “impurità” presenti all’interno del minerale.
I trattamenti possono essere:
Perforazione del diamante: Tramite laser viene effettuato un foro microscopico, all’interno del quale viene inserito un acido che schiarisce l’inclusione scura, rendendola invisibile. Successivamente il foro viene sigillato tramite una resina sintetica.
Riempimento frattura: Alcune inclusioni sono delle vere e proprie crepe del diamante, queste possono essere riempite con delle resine apposite, invisibili a occhio nudo. Il minerale che viene trattato in questo modo, ha bisogno di particolari attenzioni, in quanto la resina teme le alte temperature ed alcuni acidi.
Trattamento (HPHT): Viene ricreato l’ambiente ideale alla formazione dei diamanti, ossia alta pressione e temperatura elevata, il diamante viene sottoposto a questo procedimento che agisce sul colore, prima di procedere al trattamento occorre analizzare il minerale per capire come reagirà al trattamento, in base alla quantità di azoto presente nella composizione molecolare, il diamante sottoposto a HPHT può acquistare colorazioni verdi, gialle, arancioni, rosa o blu, mentre se la quantità di azoto è trascurabile potrà diventare incolore ed eventualmente migliorare la sua trasparenza.
Alla fine di queste operazioni, un occhio inesperto non noterà la differenza con i diamanti naturali non trattati, a meno che non vengano effettuati dei controlli approfonditi al microscopio.
Tuttavia i diamanti devono possedere la certificazione di un istituto gemmologico, necessario come prova di autenticità, i trattamenti sottoposti alla gemma dovrebbero essere trascritti nel certificato.
Le imitazioni
In commercio possiamo trovare delle imitazioni di diamante, spesso si tratta di altri minerali naturali, generalmente incolori e apparentemente simili al diamante, come topazi, quarzi, zirconi, o di minerali sintetici, per distinguere le imitazioni dai diamanti originali, si può utilizzare un rifrattometro, questo strumento rileva l’indice di rifrazione dei materiali e si possono scartare tutte le sostanze che hanno un indice differente da 2,4.
Purtroppo questo metodo si può applicare solo sulle pietre non montate, in questo caso si potrebbe osservare l’eventuale abrasione degli spigoli, in quanto il diamante è il minerale più duro e lo si può scalfire solo con un altro diamante, oppure osservare se ci sono asimmetrie nel taglio o effettuare il test della conducibilità termica, il diamante è un ottimo condurre di calore.
Sebbene questi controlli possono essere usati anche su pietre montate, non permettono dei risultati sicuri al 100%, per questo è sempre meglio far analizzare la pietra in un laboratorio apposito.
I diamanti sintetici
Questi diamanti vengono realizzati in laboratorio i primi diamanti sintetici vennero prodotti nel 1954 grazie al trattamento HPHT sintesi ad alta pressione e temperatura, oggi esistono anche altri metodi per riprodurre i diamanti, la CVD utilizza la deposizione chimica da vapore. Un ulteriore metodo di sintesi è il DS, in questo caso il processo viene effettuato tramite detonazioni con esplosivi di carbonio.
Alcuni diamanti vengono prodotti per essere utilizzati nelle industrie, questi possono essere sintetizzati trattando la grafite con gli ultrasuoni. Alcune accortezze per capire se si tratta di una pietra sintetica possono essere: se la pietra in oggetto è di dimensioni superiori ai 5 millimetri, il suo taglio è troppo perfetto o non sono evidenti inclusioni è molto probabile che si tratti di un diamante artificiale.
Inoltre il prezzo della pietra sintetica è piuttosto ridotto, rispetto a quello delle pietre naturali. Il modo migliore per evitare il pericolo di acquistare uno di questi diamanti è quello di richiedere il certificato gemmologico, una vera e propria carta d’identità del diamante, rilasciato da un laboratorio qualificato, non accontentarsi di una garanzia del commerciante in cui troveremo solo la dicitura “Diamante”.